La Quercia del Tasso anno III n. 4

Marzo 1959

Supervisionato dal Professor Simoni, scritto dal Circolo Tasso in collaborazione con gli studenti. Pubblicato annualmente, conteneva le informazioni sulle attività principali svolte durante l’anno.

Preside Angelini

Preside Angelini

Il numero si apre con il saluto al dimissionario Preside Gino Angelini, subentrato al preside Amante e rimasto in carica per quattordici anni, andato in pensione agli inizi dell’anno scolastico. Angelini aveva dedicato la maggior parte della sua carriera al Tasso, da studente prima, da insegnante di Filosofia e Scienze politiche poi, infine in qualità di Preside. Non manca ovviamente un articolo con relative informazioni sul neo eletto Preside, Marino Casotti.

Il primo articolo vero e proprio, firmato dal Professor Simoni, riguarda una questione particolarmente spinosa in ambito scolastico, relativa alla cosiddetta “Questione della versione in latino”, molto dibattuta in quel periodo. Già prima del 1959 si era molto discusso di riforma dell’istruzione ed era stato proposto il Piano Fanfani che prevedeva nuovi e piuttosto massicci investimenti nella scuola e nelle Università,  borse di studio per i figli meritevoli delle classi meno abbienti, ma ancora evitava la scuola media gratuita e obbligatoria. Il socialista Ernesto Codignola, nella sua relazione di minoranza in Parlamento, ne parlava come di un piano di “spese senza riforma”. Poiché molti, in quel piano di spese, intravedevano possibilità di finanziamenti statali anche per le scuole private (cattoliche),  e lo bollavano come tentativo di violare la Costituzione.
Il “Piano Fanfani” risvegliò le opposizioni. Il 21 gennaio 1959, il PCI aveva presentato un disegno di legge per “una scuola obbligatoria statale valida per tutti i figli dei cittadini della Repubblica sino al quattordicesimo anno di età” in ottemperanza degli articoli 33 e 34 della Costituzione. Qui intervenne Aldo Moro, Ministro della Pubblica Istruzione, che con una circolare abolì dalla successiva sessione d’esame per la licenza della scuola media la prova di traduzione dall’italiano in latino. Da lì partì la contesa, dibattuta sui media, in cui “la campagna per il Latino” vene vista come l’ultima frontiera per la riforma della scuola media. La riforma, che venne poi applicata nel 1959, non prevedeva il latino nella scuola media unificata.

Pioneer III

I primi anni ’60 sono quelli del boom economico: è arrivata la televisione, cambiano gli stili di vita. Il progresso della tecnica porta a puntare a nuovi obiettivi, sempre più all’avanguardia, e a sfidare i propri limiti, superarli. E’ l’epoca dei razzi che affollano il cielo. Non stupisce, infatti, l’articolo sul libro “Uomini nello Spazio” di Oberth, padre della missilistica e dell’astronautica. Intriso dallo stesso entusiasmo è anche l’articolo relativo alle novità in campo scientifico, il cui punto forte è l’atomica, tanto da parlare di “esplosioni controllate sotterranee” che non producano radioattività. Non bisogna scordarsi che nel 1954 era stato fondato il CERN, con la collaborazione di moltissimi fisici italiani e che proprio nel Giugno 1958 si era tenuta una conferenza per presentare i risultati dei primi esperimenti. Fa sorridere soprattutto l’ultima frase con cui si conclude l’articolo “la più appariscente delle applicazioni (riferito ai superconduttori) sarà la possibilità di rendere tascabili calcolatori elettronici che ora occupano intere stanze“.
Non manca neanche, con ben dieci anni di anticipo, un articolo intitolato “Andremo sulla Luna?” in cui vengono analizzati i lanci di missili americani per ottenere informazioni nel tragitto Terra-Luna. L’autore afferma che, sicuramente, il lancio successivo, avvenuto nel Marzo 1959, avrebbe avuto successo: la deduzione non è del tutto errata.Lanciata con successo, la Pioneer 4 raggiunse il suo obiettivo primario – una traiettoria Terra-Luna – inviando dati, ma non riuscì, tuttavia, ad avvicinarsi abbastanza al satellite da permettere l’attivazione del sensore fotoelettrico. La sonda dovrebbe trovarsi ancora in orbita attorno al Sole.

La famosa tradizione teatrale del Tasso prosegue anche in questo numero in cui vengono citate due rappresentazioni eseguite nell’Aula Magna del Liceo. Gli spettacoli destarono l’interesse anche di riviste non prettamente del Liceo, come il quindicinale studentesco “Il Pincio” che riuniva le informazioni provenienti da diverse scuole del Centro di Roma.

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Quercia Del Tasso Anno III N 4
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